Salvate il soldato Ace


E’ una settimana che non scrivo… non so perché, ho tanti impegni ultimamente, ma un angolino riesco sempre a trovarlo… ma in questi giorni non avevo un cacchio da dire… è cambiato un pochino il clima, gli equilibri con qualche persona e insomma, non sentivo più l’alchimia che mi ha portato a scrivere costantemente nei giorni passati. Oggi riprendiamo. Spero vi piaccia un pò.

Guerra. Trincea. Sei li, immerso in quel dedalo di cunicoli, scavati nella terra rossa, rossa di sangue. Respiri e la polvere ti entra nelle narici, ti invade i polmoni, ti fiacca… non riesci quasi a vedere, le ferite sono molte e la vista è sempre più annebbiata. Provi a guardarti intorno, ma vedi solo una nebbia cremisi, una mistura nella quale non riesci a distinguere la differenza tra uno zaino da campo e un corpo dilaniato che una volta chiamavi…compagno… Le bombe continuano a passarti sopra, a sorpassarti, ormai hanno capito che sei rimasto solo e non costituisci più una minaccia per loro. In quella situazione così tragica il dolore è così forte che l’unico suono che senti non è l’esplosione, ma la detonazione del tuo cuore, costante pulsazione che ti mantiene…vivo…vivo. Nel sussulto di vita guardi fuori e nel marasma rosso riesci a scorgere un colore diverso. Fucile. Pallottola. Mirino. Bang… e tutto torna a colori.

1 commento »

  1. […] This post was mentioned on Twitter by Alessandro Corrà. Alessandro Corrà said: https://acethebrave.wordpress.com/2010/05/09/salvate-il-soldato-ace/ […]


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