Archive for novembre, 2012

Pepsi o Coca?

A volte mi fermo a guardare le persone sentendomi molto estraneo. Noto una meccanica tipica e conformistica chiamata “schierarsi”, ma che viene sempre fraintesa. Prendo come esempio veloce la politica ma solo per ragionare su un concetto. Destra e Sinistra fondamentalmente (e non mi riferisco a politica attuale, ne faccio populismi) propongono due soluzioni diverse alla gestione della cosa pubblica: da una parte si privilegiano le imprese rispetto ai lavoratori, dall’altra il contrario, e così via in tutti gli aspetti della vita sociale.
E fin qui ci siamo, qui schierarsi vuol dire scegliere quale di queste due proposte rispecchia il proprio volere, è una scelta tra bianco e nero.
Ma torniamo al mio ragionamento.
La meccanica dello schierarsi la vedo spessissimo risolversi con uno scontro, non con un dialogo. Il punto focale è perché non è una scelta tra bianco e nero, ma semplicemente una scelta dettata dal gusto.
Gli esempi sono molti:
Pepsi o Coca? Domanda che mi sono fatto proprio mentre stavo per entrare in casa stasera. La risposta è che comunque sono due buone bevande, non è che una è orribile e l’altra è buonissima. Sono la stessa cosa, cambia leggermente la sfumatura ed il gusto, ma si tratta sempre di una bevanda frizzante al gusto di cola…
Milan o Inter? Sono due squadre di calcio, non è che hanno politiche diverse o approcci diversi al mondo del calcio, sono sempre aziende che hanno soldi e comprano giocatori, spesso anche scambiandoseli…
PC o Mac? E’ sempre un computer, un calcolatore, schierarsi è inutile perché sappiamo benissimo che alcune cose le fa meglio uno e altre le fa meglio l’altro…
potrei andare avanti all’infinito, ma vorrei che magari voi commentaste dandomi i vostri esempi di scelta-nonscelta.

Io penso che in questi casi, la verità stia letteralmente nel mezzo.

Meta

Questo è un racconto scritto da me nella pausa dello spettacolo “Plagio” del Teatro a Molla del 24/11/12 a Padova in 10 minuti.
Gli spunti sono stati:
– Tanto tanto tempo fa
– Sclassico
– Rinascimento
– L’ho comprato alla stazione di Roma Termini
– Risposte sibilline
– Il dubbio
– Gli zii non si divertono, ma io sì

“Meta” di Alessandro Corrà

Quando venni al mondo non esistevo ancora.

Tutto quello che mi ricordo era del colore nero, solo che al tempo per me non aveva senso. Soltanto quando scomparve il bianco il tutto acquistò un significato, contrasto. So di avere tanti tanti parenti, ma non sono figlio di questi. I miei zii sono pesanti e quando cominciano sono sempre un “tanto tanto tempo fa…”. Loro non si divertono, ma fanno divertire voi, che cercate in ogni modo di carpire le loro storie intricate.

Io invece, mi diverto, eccome se mi diverto!

Tante che sto giocando con le vostre menti da almeno dieci righe.

E’ divertente, sapete? Io vi guardo da questa pagina mentre cercate di capire che sta succedendo, insinuo il dubbio in voi, che io sia nato proprio dal vostro ascolto, dalla vostra penna. Sarà così?

Sappiate una cosa, miei cari lettori. Io non sono uno qualsiasi, uno di quei classici che avete comprato in libreria, magari alla Stazione di Roma Termini, io sono uno sclassico, un neologismo. Il mio nascimento, o meglio, il mio rinascimento (ancora neologismo) avviene quando siete arrivati al mio termine.

Perchè io non racconto,

io SONO il racconto!